WORKSHOP 1 – ANNA GROMANOVA
Obiettivi di apprendimento
I partecipanti al workshop lavoreranno sulla fisicità scenica di un attore/attrice in connessione con il ritmo, testi selezionati, intonazioni e canzoni. L’obiettivo del corso è la creazione di azioni fisiche e vocali, partiture individuali e collettive, reazioni al partner, allo spazio o al testo, oltre a rimanere autentici e presenti.
Contenuto del corso
Conoscendo vari approcci ed esercizi, i partecipanti cercheranno un’autopresentazione originale, individuale e collettiva, utilizzando azioni corporee e vocali nello spazio. Se potremo lavorare all’aperto, collegheremo il nostro lavoro anche alla natura e ai quattro elementi. I partecipanti saranno introdotti alle forme di base del montaggio e ai vari modi di trasformare il materiale raccolto o le esperienze personali in un linguaggio teatrale. Verranno dimostrate le possibilità di applicazione di questo approccio sia nel teatro classico che in quello fisico. I partecipanti lavoreranno sul flusso comune del gruppo, sulle connessioni reciproche e sull’enfatizzazione della sincronizzazione e della precisione del movimento a seconda di come cambiano le tettoniche ritmiche esterne e interne. Dedicheremo tempo al grounding del corpo e della voce e ai movimenti e alle intenzioni delle singole parti del corpo che sono in grado di creare espressione e significato. L’attenzione alla relazione tra la struttura interna e la composizione esterna porterà alla partitura finale individuale e collettiva nello spazio, il corpo nella natura, la natura nel corpo.
WORKSHOP 2 – LIV KRISTIN HOLMBERG
Un workshop su arte, rituale e utopia.
Questo workshop nasce dal progetto di ricerca artistica Kunstliturgien – The Art Liturgy di Liv Kristin Holmberg. La Liturgia dell’Arte può essere descritta come un teatro rituale basato sulla filosofia utopica, in cui vengono sviluppati elementi liturgici autoprodotti che mirano alle domande e alle transizioni esistenziali della vita, creando una base per un teatro metafisico del reale.
Lo scopo di questo workshop è studiare e ricercare insieme le possibilità e i limiti del rituale come forma d’arte per favorire la trasformazione individuale e collettiva, nella speranza di raggiungere una vita più sostenibile. Attraverso la sensibilità, la corporalità, l’immaginazione, la filosofia utopica, gli affetti e la teologia, esploreremo e ricercheremo la nostra spiritualità e i nostri desideri.
I rituali possono collegare le nostre vite a una storia più grande e gli uni agli altri. I rituali possono ristabilire la connessione tra il presente e il passato.
Con la liturgia cristiana come punto di partenza, useremo queste strutture rituali come scheletro drammaturgico per i nostri spettacoli.
Si tratta, in modo utopico, di raccontare una “nuova” storia all’interno di una struttura rituale già esistente.
WORKSHOP 3 – RICCARDO ARENA
Parole chiave
Pensiero visivo e spaziale, conoscenza incarnata, coreografia espansa, visualizzazione dei gesti, mappe mentali e concettuali, processi creativi, notazioni sperimentali, filosofia delle immagini, arte del diagramma.
Concetto, obiettivi e metodologia
Attraverso programmi di studio, lavori di gruppo, discussioni aperte e individuali, i partecipanti vengono introdotti alle proprietà concettuali ed estetiche dei diagrammi e delle mappe mentali, esplorandone le potenzialità applicative. La coreografia del diagramma compone, trasforma e riassembla un’architettura dello spazio mentale attraverso l’oscillazione tra procedure rigorose e abbandono del metodo, tra percorsi di connessione razionale e gesti di analogia intuitiva.
Il processo di lavoro è strutturato in modo da creare un quadro di indagine e sperimentazione per stimolare i partecipanti a:
– esplorare e modellare il proprio spazio interiore e i propri concetti mentali attraverso il pensiero visivo e spaziale.
– ispirare i gruppi di lavoro attraverso il confronto relazionale, il team building e la condivisione dello spazio fisico e mentale
– riflettere e contemplare i gesti corporei spaziali coinvolti nell’atto di pensare, disegnare e tracciare connessioni nello spazio
– tradurre questi gesti in una nuova configurazione spaziale che possa essere utilizzata come partitura installativa di una coreografia sperimentale.
Sollecitando un approccio interdisciplinare alla cultura visiva, i workshop intendono stimolare ulteriormente una visione più profonda del lavoro creativo, per far comprendere come il proprio lavoro possa essere inteso come un veicolo di scoperta, conoscenza e contemplazione; un mezzo che, prima ancora di essere espressivo e comunicativo, dovrebbe essere destinato a nutrire l’autore durante il personale viaggio cognitivo.
Istituito nell’ambito del Master Campus Teatro Svizzera, il Master of Arts in Theatre dell’Accademia Teatro Dimitri (ATD) è una joint venture con altre tre università che offrono corsi di laurea in teatro in Svizzera: Hochschule der Künste Bern (HKB), La Manufacture Lausanne, Zürcher Hochschule der Künste (ZHDK).
La collaborazione dell’ATD con la HKB, La Manufacture Lausanne e la ZHDK consente di accedere a un’ampia gamma di corsi esterni aggiuntivi, sia pratici che teorici. A seconda degli interessi e degli obiettivi artistici personali, gli studenti hanno la possibilità di personalizzare il programma di studio integrando esperienze di apprendimento e collaborazione creativa con gli studenti delle altre scuole di teatro del Master Campus Theatre Switzerland.
Settimana a tema: Esplorazione collettiva di un tema speciale nel corso di una settimana per tutti gli studenti di teatro MA in Svizzera (Master Campus Theatre Switzerland).