CAS PAC 2022 “Performing Arts Practice in Conflict Zones”
L’opportunità di aprire nuovi spazi di riflessione e di azione.
CAS nella pratica delle arti dello spettacolo nelle zone di conflitto (PAC)
In un mondo globalizzato in cui le conseguenze della violenza, della guerra e della discriminazione sono diventate parte integrante della nostra vita, la politica si nutre dell’angoscia, della marginalizzazione e dell’isolamento che determinano la vita quotidiana. Il CAS Performing Arts Practice in Conflict Zones offre l’opportunità di aprire nuovi spazi di riflessione e di azione.
Il CAS si rivolge ad artisti professionisti provenienti dall’Europa e da zone di conflitto che vogliono portare la loro pratica delle arti dello spettacolo in zone che hanno difficoltà.
Fornisce gli strumenti per avviare progetti sostenibili che rafforzano la solidarietà e i processi di emancipazione all’interno di una società. Consente ai partecipanti di riflettere su se stessi in quanto operatori culturali, e di sviluppare una consapevolezza della diversità all’interno di un progetto artistico che si basa sullo scambio e la collaborazione con persone e artisti di diversa provenienza.
Il teatro e lo spettacolo forniscono mezzi accurati ed efficienti per rispondere ai bisogni umani. Grazie alla loro immediatezza e lucidità, sono una forma d’arte ideale per esprimere sentimenti e per trovare parole per descrivere e rappresentare le delicate questioni relative ai traumi. Il teatro fisico in particolare si basa sul linguaggio del corpo: un mezzo di comunicazione universale e quindi ancora più adatto ad affrontare le sfide di una società scossa dalle crisi e dai conflitti.
Requisiti dei partecipanti
- formazione completa e pratica nel campo delle arti dello spettacolo
- solidarietà con le idee politiche di un’area nella ricostruzione
- personalità stabile e comportamento e sensibilità riflessi verso una regione di crisi
- volontà di rispettare la propria sicurezza, quella della troupe e della popolazione locale
- passaporto valido