Nel 2019 l’Accademia Dimitri, in collaborazione con il Dipartimento di economia aziendale sanità e sociale-DEASS (aree sociale e sanitaria) della SUPSI, ha avviato il progetto “Teatro Benessere Anziani. Sviluppare salute psichica, benessere fisico e partecipazione socioculturale nelle persone anziane attraverso il teatro”, coordinato da Demis Quadri e Veronica Provenzale.
Il programma aveva come primo obiettivo quello di sviluppare pratiche teatrali e artistiche volte a sostenere l’autonomia e il benessere delle persone anziane coinvolte, ma anche di promuoverne un’immagine più valorizzante e dinamica, mostrando l’influenza che simili azioni possono avere per un cambiamento culturale nella percezione degli anziani. Il teatro è un’arte vivente di comunicazione ed espressione: attraverso l’attività teatrale è possibile dare ascolto e voce a ogni partecipante, creare legami tra le persone, cercare punti di vista diversi e condivisi, generare allegria e divertimento. Le attività teatrali e artistiche sono quindi pratiche realmente efficaci per lo sviluppo della salute psichica, del benessere fisico e della partecipazione sociale di individui di ogni età, provenienza ed estrazione – in questo caso delle persone anziane.
Grazie al concorso di tutti e tutte si è potuta concretizzare l’organizzazione di una fase pilota di quattro laboratori teatrali, attuati presso i centri diurni integrati nelle strutture Tertianum di Bellinzona e Tenero, nel Centro Sociale Onsernonese di Russo e nella Casa anziani Regionale San Donato di Intragna. Durante i workshop – guidati nel 2020 dall’attore Daniele Bianco (purtroppo interrotti a causa della pandemia di covid-21) e poi ripresi nel 2022 con le attrici Anna Kiskanç e Camilla Stanga – i diversi gruppi di partecipanti sono stati coinvolti in esercizi e giochi teatrali, momenti di immaginazione e narrazione, e anche nella composizione di piccole scene teatrali, che si sono alternati durante gli incontri settimanali nelle rispettive sedi. Come confermato dai riscontri dei e delle partecipanti ai laboratori, e da responsabili e personale dei centri coinvolti, gli effetti dei laboratori sono stati generalmente molto positivi e le attività hanno generato coinvolgimento e allegria. Sulla scorta di questi risultati, l’Accademia Dimitri sta fin d’ora lavorando allo sviluppo di un servizio stabile per il territorio.
Per le sue finalità e per i mezzi innovativi messi in atto, il progetto TeatroBenessereAnziani ha ottenuto il sostegno del programma d’azione cantonale Promozione Salute Svizzera e della Fondazione Oertli, e ha potuto avvalersi del patrocinio di un’ampia rete di attori istituzionali territoriali ticinesi, quali il Servizio di promozione e di valutazione sanitaria (SPVS), l’Ufficio cantonale degli anziani e delle cure a domicilio e Pro Senectute, oltre che dei Comuni coinvolti nelle pratiche laboratoriali.
Accanto allo svolgimento dei laboratori teatrali, grazie alla collaborazione con il fotografo Reza Khatir, l’Accademia Dimitri ha sviluppato un progetto artistico parallelo, finalizzato non tanto a documentare le attività quanto a regalare un valore aggiunto, ottenuto attraverso il filtro di un ulteriore mezzo artistico qual è la fotografia.
Di settimana in settimana, Reza Khatir ha seguito le attività teatrali nelle diverse sedi, cogliendo con i suoi scatti la condivisione di esercizi e movimenti, attimi creativi e ludici, gesti espressivi e sprazzi di ispirazione e ilarità, nati durante le pratiche collettive. Al contempo, Khatir si è concentrato sui singoli partecipanti, mettendo in risalto attraverso i suoi ritratti la personalità, il vissuto e la forza di ciascuno e ciascuna, sfuggendo stereotipi e immagini dell’“anziano”, per tornare all’individuo nella sua totalità e pienezza.
I ritratti e le scene colte durante i workshop sono ora riuniti in quattro mostre fotografiche, curate da Veronica Provenzale per l’Accademia Dimitri e dallo stesso Khatir, allestite nelle quattro sedi dove hanno avuto luogo i laboratori. Oltre a testimoniare l’incontro e la condivisione avvenuti durante i laboratori e favorire la divulgazione e la moltiplicazione dell’esperienza, l’auspicio è che queste mostre fotografiche possano contribuire a promuovere un’immagine più valorizzante, vera e profonda delle persone anziane.