
Raccontare le migrazioni. Teatro e comunicazione interculturale
Il Canton Ticino è una regione in cui emigrazione e immigrazione da secoli influenzano la composizione della società residente, con uno scambio non di rado reciproco. Così, se nell’Ottocento tanti Ticinesi sono emigrati all’estero per trovare un futuro migliore, al contempo questo stesso secolo ha visto una forte immigrazione di lavoratori italiani nel cantone. I motivi che spingono alla migrazione sono sempre stati molteplici e lo sono ancora. Le persone si spostano in ricerca di un futuro professionale promettente, di una vita in sicurezza, perché si sposano con qualcuno del posto, perché devono fuggire da situazioni di conflitto o di povertà nel loro paese di origine. Dietro ogni spostamento, ogni biografia di migrazione c’è una storia singolare e specifica.
Attraverso il progetto “Raccontare le migrazioni”, ricercatori e attori dell’Accademia Dimitri si sono interessati a queste storie, con specifico riferimento al territorio: l’intento principale di tale lavoro era quello di sviluppare un percorso di pedagogia teatrale per le scuole, volto a promuovere le competenze interculturali di allievi e docenti, unendo la ricerca sociologica e storica al lavoro teatrale con i ragazzi stessi.
Il progetto si è aperto con una prima parte essenzialmente interessata da lavori di ricerca, indispensabile per inserire l’elaborazione del lavoro teatrale in un contesto oggettivamente definito e aggiornato. In questa prima fase un gruppo di ricercatori ha svolto una serie di ricerche in campo sociologico e storico, volte a contestualizzare la migrazione sul nostro territorio. Nella seconda parte del progetto, questi materiali di approfondimento hanno ispirato il gruppo di pedagoghi del teatro che ha lavorato durante un intero anno scolastico con gli allievi di due classi di Scuola elementare di Ascona e una di Scuola media a Locarno. Utilizzando diverse pratiche teatrali, gli attori hanno avvicinato gli allievi al tema della migrazione e della comunicazione interculturale, sia poggiando sugli spunti offerti dalla ricerca sociologica e storica, e sia lavorando sulle storie personali degli allievi (più di un terzo delle famiglie dei ragazzi ha un passato migratorio). Il lavoro si è svolto elaborando aspetti del tema attraverso esercizi creativi, senza imporre uno sguardo predefinito, ed è naturalmente sfociato in momenti teatrali più costruiti, che sono stati presentati ai famigliari nel corso di un grande evento organizzato a Verscio. Al termine, l’esperienza è confluita in una pubblicazione che unisce un volume di saggi storici-artistici, sociologici e di analisi dei media, e un manuale di “best practices” destinato a docenti, operatori e a tutti coloro che all’interno di un contesto scolastico desiderano lavorare con gli strumenti offerti dal teatro sul tema delle migrazioni.
La realizzazione di questo progetto – che si è svolto dal 1° febbraio 2017 al 31 gennaio 2019 – è stata possibile grazie al sostegno della Fondazione Gebert Rüf che nell’ambito dei progetti BREF (Brückenschläge mit Erfolg) finanzia progetti di ricerca applicata.
Capo-progetto: Ruth Hungerbühler
Ricercatori ATD: Veronica Provenzale, Demis Quadri
Attori pedagoghi: Lianca Pandolfini, Andrea Valdinocci, Kate Weinrieb
Ricercatori esterni: Victoria Franco Grütter, Marco Marcacci, Paola Solcà (DEASS-SUPSI)