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Luna Scolari

Anno Robinia

Per Luna, la scoperta delle arti ha inizio suonando il violino, cantando e danzando sin dalla tenera età. Scopre poi il cinema ed il teatro e, appena può, lascia la Svizzera per esplorare la vita di città, della metropoli, dove si tuffa negli universi artistici di Berlino, Parigi e Barcellona. In queste tre vite, Luna infila un bachelor di Teatro e Cinema (Paris 8 Saint-Denis), la formazione Lecoq (Parigi/Barcellona), lo studio del canto, il lavoro al Locarno Film Festival, la ricerca delle possibilità espressive del corpo attraverso varie pratiche, la creazione collettiva e quella individuale.
È stata recentemente un misterioso “être des bois” nella performance “LEVIATHAN” a Châteauvallon-Liberté Scène nationale, e portatrice di un progetto presso l’ENS di Parigi in cui pratica e teoria teatrale si uniscono per investigare la nozione di corps extatique.
La sete di teatro. È questa una delle poche costanti e certezze del suo vagabondaggio. Il desiderio di scoprire modi diversi di fare teatro e arte, di osservare come chi crea è attraversato.a dalle idee e le partorisce scenicamente. Così, coglie ogni opportunità di spiare le compagnie che la ispirano durante le loro prove (ad esempio Serge Nicolai con “Sleeping Beauty”, Romeo Castellucci con “BROS”, Ariane Mnouchkine con “L’île d’Or” al Théâtre du Soleil).
Testardaggine, curiosità, dubbio e passione sono i motori che fanno viaggiare Luna sul confine, in scena e nella vita, e interrogarsi instancabilmente sulle possibilità di creare, accompagnata dalle parole di Heiner Müller che le svolazzano nella mente:

La funzione dell’arte consiste nel rendere la realtà impossibile.
Sicuramente ci sarà anche un’arte con funzione affermativa, ma io non sono in grado di farla. (“Gesammelte Irrtümer”)

Spettacolo Teatrale Accademia Dimitri
Amelie Ruegsegger
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