Il Trittico, in alcune famose opere pittoriche del Rinascimento, consiste in un pannello centrale al quale sono accostate due ali richiudibili su di esso. In tal modo tre opere, anche se autonome, sono legate nella composizione da determinate affinità.
Nel nostro caso quattro registi, provenienti dall’allora Scuola Teatro Dimitri, attraverso il talento di otto attori-danzatori-acrobati dell’attuale Accademia Teatro Dimitri, intendono far dialogare e convergere le loro visioni, i loro linguaggi e le loro intuizioni creando insieme un inno alla fragilità e alla bellezza dell’essere umano.
Il tema del gioco viene indagato attraverso il teatro di movimento e l’acrobazia, a guida di Adriano Cangemi, e rappresenta l’opera dell’ala di sinistra del Trittico. Attraverso il gioco si conosce l’essenza primaria della persona che gioca, si scopre la sua particolarità, la sua forza e la sua debolezza, e soprattutto emerge il suo lato più animalesco. In questo pezzo, tramite la connessione fuori dall’ordinario, ogni corpo balla cercando di abbracciare il proprio mondo interiore, così, forse, sarà possibile trovare il coraggio di sognare una comunità insieme.
La caduta, il fallimento, la sensazione di disequilibrio si ritrovano al cuore dalla coreografia di Nuria Prazak, e rappresenta l’opera dell’ala destra del Trittico. Quattro danzatori condividono e sperimentano un rapporto ludico, drammatico e estatico con la forza di gravità.
Attraverso un invincibile ritorno al suolo, il corpo si confronta con un desiderio ricorrente di «fossilizzare», di rendere eterno un gesto, un movimento, un ricordo. Malgrado la coscienza di una loro inesorabile caduta, i danzatori lanciano i loro cuori oltre questo ostacolo, cercando di trattenere il corpo, di sospenderlo per un attimo, come sfidando la legge di gravità.
Le tematiche affrontate, rimbalzando fra le tre opere, invitano lo spettatore a tessere la propria trama. Senza seguire una narrazione lineare, i diversi linguaggi (commedia visuale, danza, teatro di movimento e acrobazia) richiamano il pubblico a osservare con divertita tenerezza i diversi tentativi che l’essere umano intraprende al fine di rovesciare le tradizionali attese sociali, di resistere alle eterne leggi della natura, di perdersi nel gioco per il gioco. Bel destino che accomuna i nostri tempi con le generazioni che ci hanno preceduto. Tragica sfida per cui vale la pena vivere e morire, che lega la nostra vita con chi verrà dopo di noi.
Fotografie Konstantin Demeter, 2021
Date tournee:
19.06 ore 20.30: Verscio, Teatro Dimitri, Biglietteria
20.06 ore 18.00: Verscio, Teatro Dimitri, Biglietteria
25.06 ore 18.00 e 20.30 : Novara, MP Teatro Laribalta, Informazioni
26.06 ore 21.00: Basilea, Station Circus, -> Per prenotare biglietti: prenotazioni.accademiadimitri@supsi.ch
02.07 ore 20.00: Porrentury, CCDP, Biglietti
09.07 ore 20.00: Zurigo, Zirkusquartier, Informazioni
10.07 ore 20.00: Zurigo, Zirkusquartier, Informazioni
13.07: Venezia, Venice Open Stage, Informazioni
11.06: Verscio, Teatro Dimitri, SOLD OUT
12.06: Verscio, Teatro Dimitri, SOLD OUT
13.06: Verscio, Teatro Dimitri, Biglietteria
14.06: Lugano, Longlake Festival, Parco Ciani
09.07: Zurich, Zirkusquartier, ore 20.00 Info
10.07: Zurich, Zirkusquartier, ore 20.00 Info
13.07: Venezia, Openstage, ore 21.45 Campazzo San Sebastiano
15.07: Verscio, Parco del clown, ore 19.30
Info
Regia:
Commedia visuale: Ann Klemann e Bernard Stöckli
Acrobazia e teatro di movimento: Adriano Cangemi
Danza: Nuria Prazak
Interpreti:
Domenico Doronzo, Chloé Schach, Françoise Gautier, Nina Giordano, Martin Durrmann, Noémie Siraut, Nuria Livia Künzler, Simone Fiore.
Supervisione costumi e trucco:
Stephanie Metzner
Costumi e scenografia per la creazione danza:
Amelia Prazak
Costumi per la creazione acrobazia:
Adriano Cangemi
Creazioni luci:
Christoph Siegenthaler
Creazione sonora per la danza:
Elia Albertella